sabato 18 agosto 2012

Sub trova un'ancora in bronzo di una nave veneziana che risale al 1500

La notizia e le foto su Repubblicabari.it

Fonte Ufficiale

Un'ancora in bronzo di una nave veneziana risalente ad un epoca che va dal XV al XVIII secolo. Potrebbe essere affondata durante la navigazione oppure assalita dai pirati. Se ne saprà di più quando sarà portata in superficie ma la sensazione è che siamo di fronte ad una scoperta archeologica importante. E’ successo nelle acque antistanti la città di Trani, dovrebbe trattarsi di un’àncora a due marre, i due bracci ad uncino per fare presa sul fondo, un lungo fuso e ben visibile la cicala, il buco da dove veniva fatta passare la fune o la catena. In tutto e per tutto simile alle antiche ancore romane, ce n’è una uguale all’ingresso del circolo canottieri Barion a Bari ed un’altra a Biograd, in Dalmazia, dove nel 1583 affondò proprio una nave veneziana. Il periodo è quello delle repubbliche marinare, l’imbarcazione affondata potrebbe essere una delle tante faceva la spola tra la Serenissima e i porti dell’Oriente, una cosiddetta galera da mercanzia. In quel periodo, molto probabilmente, era in navigazione nele acque di Trani, città dove nel 1063 furono pubblicati gli Statuti marittimi, tuttora considerati i più antichi codici della navigazione. Questa di Trani è stata soprannominata, per il momento, “àncora Papagno”, dal nome del sub Umberto che l’ha scoperta con la società Oceanus Orca. Dell’accaduto è stata informata la procura di Trani, il fascicolo fotografico è sul tavolo del magistrato Antonio Savasta che ha fatto interdire la zona, rimasta ancora segreta per continuare le ricerche, magari anche di pezzi dell’imbarcazione. Una volta che l’àncora sarà portata in superficie e restaurata, d’accordo con la Soprintendenza ai beni archeologici, potrà diventare un monumento. Alla città e ai suoi antichi fasti marinari.

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